Di libri e d'altro


​
Le recensioni comprendono opere (libri, film, "dischi", fumetti, etc) che coniugano la riflessione originale con l'esperienza esistenziale di chi li crea. Per questo motivo, oltre a parlarne, cerco di 'mostrare' i loro autori: oltre a fargli "mettere la faccia" in fotografia, segnalo interviste e video in cui sono loro a parlare di sé e di quello che fanno. Alcune interviste le farò io stesso.
In generale, segnalo opere di fruizione generale, per un pubblico ampio. Diversamente, alla fine del testo, indico il pubblico appropriato per ciascuna di esse. Avverto in anticipo se si tratta di libri rivolti a un pubblico specialistico che ritengo possano avere le caratteristiche per stare in questo blog. in generale, sarà nel mio campo, l'antropologia e l'etica filosofica.
​
Queste note sono frutto di meditazione personale: vorrei dar conto delle diverse opere con rispetto e con la maggior esattezza possibile e mettere in evidenza l'approccio e le risorse di chi le realizza. Provare a vedere come loro vedono e articolano il mondo. «La forma non deve essere foggia, deve obbedire ai volti e alle storie che devono vivere attraverso di lei». Lo ha scritto Daniele Mencarelli, lui è uno scrittore che sa bene come si fa, io posso solo promettere che ci proverò. Al tempo stesso l'interpretazione complessiva rimane la mia, cercherò di inserirle in un quadro più ampio di esperienza dell'umano, magari opinabile, spero però non ideologico. In ogni caso, perché le recensioni abbiano i requisiti di cui parlo qui e in Chi sono, ci vuole una certa gestazione temporale, per cui la loro frequenza dipenderà dai tempi della loro maturazione.
​
Per come scrivo questi Appunti, a volte le recensioni svelano qualcosa o più di qualcosa del contenuto dei libri, trattandosi di riflessioni che possono avere bisogno di riferimenti a quei contenuti. Per alcuni testi narrativi per i quali avverto all'inizio, consiglio a chi non li avesse letti di valutare se leggere la recensione dopo.
​
Avvertenza: nelle recensioni uso le virgolette basse («...») quando riporto parole degli autori, virgolette alte doppie ("...") per isolare una parola che ha un rilievo speciale ed esplicativo nel contesto, virgolette alte singole ('...') se si tratta di uso inconsueto di un termine.
​